Galles 2008, MC, Siniscalco, Ciro

Il Circolo…Phileas

Dove si narra delle peregrinazioni britanniche di tre nobili sodali

Una nobile occasione per arricchire la bacheca del Club ci è stata fornita dalla annuale disputa del torneo delle Sei Nazioni di Rugby.  Quale più degno contesto per organizzare una escursione in luoghi e atmosfere quanto mai appropriate al nostro sodalizio? L’orizzonte si presentava nobilmente brumoso e alcolicamente eccitante, considerata la meta finale (Cardiff, dove la nazionale italiana avrebbe conteso agli autoctoni la palla ovale e il relativo risultato), e i passaggi intermedi, tra i verdi paesaggi della quieta campagna inglese e i suoi antichi pub, immersi in storici villaggi di pietra.  L’invito del SF Ciro fu dunque accolto di buon grado dal Siniscalco SF Ignazio (per l’occasione degnamente accompagnato dalla  Consorte Dama Luisa) e dal MC SF Max.  L’iniziale consenso entusiastico del SO Giorgio e della di lui consorte Dama Marzia si infranse successivamente contro il cinico muro della elveticamente irremovibile banca presso la quale il tapino lavora, che pensò bene di infliggergli in concomitanza un impegno lavorativo inderogabile, pena sei mesi a pane e gruviera.  Il gruppo di sodali si ridusse perciò mestamente a quattro, garantendo comunque l’etichetta di viaggio di club alla spedizione gallese.

Il viaggio aereo si svolse senza difficoltà, così come l’affitto della macchina, che doveva portare i nostri, con una tranquilla galoppata attraverso svariate contee, a raggiungere il sito designato per i pernottamenti, una amena località chiamata Painswick, nella contea di Gloucester, agli estremi limiti occidentali dell’Inghilterra.  Il piano prevedeva un trasferimento a ritmi tranquilli, con tempo per una sosta di ristoro e relax in qualche tranquillo villaggio lungo la strada.

La località selezionata dal MC, identificata grazie ai suoi –lontani- trascorsi di canottiere, era la cittadina di Henley – on – Thames, mollemente adagiata sul Tamigi a una cinquantina di chilometri da Londra.  Il sito è noto agli appassionati del nobile sport del remo per essere la sede della Royal Regatta, avvenimento annuale che si tiene nel mese di Luglio e vede la partecipazione di numerosi armi inglesi e internazionali, che si sfidano sul miglio di percorrenza in avvincenti testa a testa. L’evento vede la partecipazione di numerosissimo pubblico, che si assiepa lungo le rive,  rigorosamente in blazer e paglietta, consumando picnic portati nel baule delle Rolls Royce, seguendo appassionatamente le gare nel “Royal Enclosure”, e stringendo legami amorosi (Henley è considerato l’evento sociale più favorevole ai fidanzamenti).  Nulla di questo era naturalmente presente a Febbraio, ma l’atmosfera sognante delle ville affacciate sul fiume, dei barconi da crociera e dei circoli di canottaggio faceva ugualmente sospirare l’animo dei soci.

Henley – on Thames

Un pranzo tardivo in una antica locanda (la Red Lyon di Hurley)  suggellava la permanenza, innaffiato da una eccellente “ale” locale che faceva sorridere compiaciuto il Siniscalco.  Il resto del pomeriggio veniva trascorso nel viaggio verso Painswick, dove i nostri giungevano con l’oscurità ormai calata.

Una piacevole cena nella magione selezionata (Cardynham House, www.cardynham.co.uk ), romantica manor che risale al 1489, chiudeva una giornata densa di soddisfazioni.

Il giorno successivo – sabato – una buona colazione all’inglese metteva i nostri in grado di affrontare la dura giornata.  Prima di avviarsi alle trincee gallesi, comunque, i nostri decidevano di dedicare del tempo ad una passeggiata per il borgo di Painswick.  Il borgo, come risulta evidente dalle foto, è situato in un luogo decisamente ameno ed è molto caratteristico, essendo rimasto sostanzialmente immutato da cinque secoli; degna di nota soprattutto la chiesa di St. Mary, circondata da un cimitero adornato da 99 yews finemente sagomati. La leggenda dice che qualora un centesimo albero venga piantato, esso muore immediatamente.  Una breve sosta ad un negozio di tappezzerie – dove la consorte del Siniscalco ha lasciato il cuore…- e via, si parte per Cardiff, dove si giunge all’ora di pranzo.

La città era in preda a una vivissima agitazione; la popolazione si era riversata per le strade, vestita per lo più della maglia rossa dei Dragoni locali, ed era naturalmente già in preda ai fumi dell’alcool.  I nostri si concedono una pinta di Guinness prima di imboccare l’imponente Millennium Stadium, dall’impianto modernissimo.  Commovente l’atmosfera del pre-partita, con le celebri corali gallesi che intonavano inni nell’emozione generale.

La partita non risulta essere stata degna di memoria per i colori italiani, per cui preferiamo concentrare la nostra attenzione sul Siniscalco che intrattiene un autoctono in interessante conversazione della cui materia il cronista non ha traccia.  La mestizia lasciata dalla partita sconsigliava i nostri eroi dal trattenersi a lungo nella capitale festante, e un ritorno silente in quel di Painswick veniva riscattato da una degna cena accompagnata dalle aromatiche Ale del Cotswold.

Il giorno seguente, dopo una raccolta partecipazione alla S. Messa nella minuscola chiesa cattolica del borgo, vedeva i nostri eroi ripartire a spron battuto verso l’aeroporto di Gatwick, donde sarebbero poi veleggiati per i patri liti.  L’ultimo fiero pasto veniva affrettatamente consumato in una locanda presso l’aerostazione; un felice volo concludeva quietamente una piacevolissima, se pur breve vacanza, condotta nel più rigoroso e tradizionale spirito di club.

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