MAX
Massimo Stinco, Mastro Cerimoniere.
L'ESPERIENZA DI VIAGGIO: cavalcare a briglia sciolta nel Siq di Petra, Giordania
IL TABACCO: il Balkan Sobranie prima della partenza per il grande Nord
IL WHISKY: sorseggiare l'Edradour davanti al fuoco nella hall della distilleria
IL PERSONAGGIO
E’ nella numinosa mente dell’attuale Mastro Cerimoniere SF Massimo che nasce l’idea del Phileas Fogg Club.
E come Minerva partorita dalle meningi dell’augusto progenitore, così il Phileas incarna la quintessenza della personalità di chi lo ha concepito.
Viaggi, distillati e tabacchi sono le chiavi che aprono la porta di un otium, sereno e razionale, distante da dionisiache ebbrezze, a cui il nostro tende.
E’ nella Storia che troviamo gli archetipi che ci permettono di chiarire meglio la personalità del nostro.
Il mondo romano lo avrebbe trovato Censore, incorruttibile fustigatore di molli costumi orientali, corruttori del mos maiorum.
Il medioevo lo avrebbe visto Gran Maestro di un ordine monastico e combattente, intento a coniugare la nobiltà di spada e spirito, affilato esegeta tomista e cruento espugnatore di fortezze saracene.
Ma è al tempo del British Empire che il nostro avrebbe potuto coniugare il profondo bisogno di avventura e scoperta con la necessità di certezza e ordine che una visione imperiale del mondo garantisce. E l’estrema sintesi di tutto ciò sarebbero state le chiacchierate al Club, la sera dopo una battuta di caccia alla tigre, discorrendo della politica del Vicerè o dell’ultima moda londinese.
E qui torniamo lì da dove siamo partiti: il Philes Fogg, tentativo di Massimo, primo (e forse unico possibile) Mastro Cerimoniere, di vivere insieme ai suoi sodali una goccia di Storia Ideale e trasformarla gioiosamente in un frammento delle storie da noi tutti vissute. In conclusione, possiamo affermare, che il Mastro Cerimoniere ha dato la possibilità a se stesso ed ai suoi sodali di potersi trovare, per una volta al mese almeno, immersi nel tempo che a ciascuno più si addice: quel tempo che attraversa immutato la storia, nei sentimenti e nelle sensazioni, cioè il tempo dei viaggiatori romantici che, a detta della Blixen, sono innamorati della vita, della morte e di Dio.