L'ESPERIENZA DI VIAGGIO: Il ruggito sommesso di un leopardo nella notte Tanzaniana

IL TABACCO: il primo Balkan"bianco" sul terrazzo di casa guardando il "cupolone" ILLUMINATO.

Cugino di due soci fondatori, risulta socio ordinario solo perché impossibilitato a partecipare alle prime riunioni.

Partecipa con regolarità, sin dalle prime edizioni familiari, al tradizionale torneo di calcetto di Santo Stefano, noto come Peppe Day. E’ in queste occasioni che, oltre 10 anni fa, conosce i SF Pizzi, Gianfra e Ciro. Con l’ultimo condivide l’insana fede calcistica.

Lavorativamente vanta un’esperienza bancaria quasi ventennale, con un notevole tourbillon tra aziende diverse come Comit, Intesa, Carisbo, San Paolo, Credit Suisse. Diventa così un abile gestore di patrimoni privati e di relazioni con personaggi influenti ed affluenti.

Per quanto riguarda i pilastri del Phileas, è molto ferrato sia nell’arte della pipa che nel gusto del whisky di puro malto; il suo curriculum di viaggi è una buona base di partenza per un futuro infoltimento.

Piace molto – gli invidiosi immaginano per la sua parlantina e giovialità - alle donne che negli anni colleziona in numero considerevole, sino all’accasamento definitivo.

Denota una singolare passione per i cani di razza feroce, che lo portano a spasso ad orari improbabili e lui nomina spesso con epiteti quali “killer”.

Bon vivant e non particolarmente attento alle spese, risulta inadatto alla carica sociale di pubblicano; sarebbe pertanto preferibile, quanto pericoloso, associarlo al siniscalco nelle sue spedizioni pro-cambusa.  

Non si può non accennare alla sua passione per le classiche atmosfere britanniche, che si riflettono nel suo gusto per l’abbigliamento da gentleman, per i gialli d’atmosfera e tutto quello che attaglia al modus vivendi dell’eponimo del club.  Nel Phileas Fogg ha quindi trovato il circolo ideale…